Monte Mauro e della Volpe, Zattaglia (RA)

Luogo di partenza ed arrivoNei pressi di Zattaglia, Via Monte Mauro
Distanza10.25km circa
Dislivello750mt circa
Tempi3.30 ore
Quota massima515mt, Monte Mauro
DifficoltàFacile
Data escursione26/10/2020

Curiosità:

Monte Mauro, con i suoi 515mt, è la cima più alta della Vena del Gesso Romagnola e segna il confine tra i comuni di Brisighella e Casola Valsenio. Il suo vero nome storico era mont Mavòr, ovvero Monte Maggiore, che per un’errore di traduzione delle cartine storiche fu trascritto come Monte Mauro.

Sulla cima sono ancora visibili a tratti i ruderi, la base del mastio e tratti di mura, dell’antico castello; poco sotto è invece ancora attiva e molto visitata la pieve che è stata ristrutturata nel XXI secolo.


Raccomandazioni:

La zona interessata in questa escursione attraversa una parte della Vena del Gesso Romagnola che, per sua natura, è ricchissima di grotte, doline e caditoi. E’ pertanto sconsigliabile abbandonare i sentieri battuti per il rischio di cadere in caditoi eventualmente non visibili in quanto coperti dalla vegetazione.


Brevi considerazioni:

Questa facile escursione, nonostante sia sempre a bassa quota, credo vada provata per la bellezza dei boschi e dei sentieri che si percorrono, soprattutto in autunno con temperature gradevoli ed il foliage che arricchisce i colori. Gli appassionati di geologia saranno sicuramente interessati alla conformazione del territorio; se siete appassionati di grotte munitevi di cartina cartacea o elettronica per notare la mole di grotte più o meno importanti da cercare.

Al fine di evitare un’eccessiva lunghezza della descrizione, per informazioni sul territorio e sulle grotte potete fare riferimento ad alcuni dei seguenti siti e cercando su internet “Vena del Gesso Romagnola”.


Come raggiungere e breve descrizione itinerario:

Percorrendo la strada che unisce Riolo Terme a Brisighella, via Caibane, svoltare a destra per via Lame seguendo le indicazioni per Zattaglia; dopo qualche km, prima di arrivare al paese di Zattaglia, girare sulla destra per via Monte Mauro. In questa stretta stradina in salita (con buon fondo) arrivare al terzo tornante (che incrocia una strada ghiaiata chiamata via Cò di Sasso dove inizia la traccia); appena finito il tornante, sulla propria sinistra c’è un piccolo spiazzo ghiaiato (ci stanno 2 o 3 macchine) in cui è possibile parcheggiare. Attenzione a non parcheggiare nella parte finale dello spiazzo (quella più lontana dal tornante) perché serve a far girare i residenti dell’abitazione nei pressi del tornante.

Inizia il giro percorrendo un breve tratto di strada ghiaiata (via Cò di Sasso) che si lascia ben presto girando a sinistra sul largo sentiero “Luigi Rava” in mezzo al bosco. Il sentiero, immerso nel bosco e mediamente sempre ripido, porta ad uno spiazzo dove si girerà a sinistra (dal sentiero di fronte in discesa si proverrà al ritorno) in salita meno ripida ma più stretta fino ad uscire dal bosco in 5/10min.

Usciti dal bosco ci si trova su una parte molto panoramica e lievemente esposta; si prosegue in ripida salita per poi affrontare una serie di facili saliscendi tra tratti boschivi e tratti scoperti. Qui fare molta attenzione alla traccia in quanto, al fine di arrivare sulla cima di Monte Mauro, lascia il sentiero principale girando per un sentiero non segnato ma ben visibile sulla destra in netta salita. Si giunge al piccolo spiazzo in cima a Monte Mauro (515mt).

Si scende ora per il sentiero di fianco, alla sinistra, a quello da cui si è saliti che, dopo qualche gradino di roccia, scende facilmente alla pieve. Alla sinistra della Pieve sono visibili una panchina ed una croce che denotano un bel punto panoramico; alla loro destra inizia il sentiero che dovremo prendere in discesa verso la “Grotta della Madonna” e poi fino ad intersecare una strada ghiaiata (che attraversa tutto Monte Mauro unendo Zattaglia a Riolo Terme); si attraversa la strada ghiaiata per prendere la strada sterrata in mezzo al bosco di fronte della quale si percorrono un centinaio di metri per poi svoltare a sinistra in salita e subito dopo a destra su sentiero sempre in salita. Lungo questo tratto di sentiero un occhio particolarmente attento potrà vedere alcuni resti di trincee utilizzate per la prima guerra mondiale (raggiunta la cima di questo monte vi è una targa che spiega alcune cose sulla guerra e sul territorio). Dalla cima si scende per ripido e scivoloso sentiero fino ad un incrocio a 4 vie dove andremo dritto seguendo le indicazioni per monte della Volpe.

Da questo punto in poi l’escursione prevede tutta una serie di sali e scendi tra tratti panoramici e boschivi molto interessanti sia per le visuali, la conformazione e la geologia del territorio.
Considerando i numerosi bivi consiglio di controllare costantemente la traccia per evitare di sbagliare direzione.


Periodo consigliato:

tutto l’anno con le seguenti considerazioni:

  • nei periodi molto piovosi, i sentieri possono essere molto scivolosi ed a tratti fangosi;
  • nei periodi caldi, in questa zona è veramente caldo e soprattutto priva di fontane.

Traccia GPS:

Cartina
Altimetria

Alcune foto: