Cartine digitali Vettoriali e Raster

Le cartine/mappe digitali che si possono utilizzare su pc, app per cellulari o GPS, possono essere vettoriali oppure raster.

Le vettoriali, offrendo flessibilità, potenza e comodità, sono ad oggi le più usate sui dispositivi elettronici ma, siccome ognuna ha le proprie particolarità, vantaggi e svantaggi, le illustro entrambe.


I livelli:

Prima di parlare delle cartine, chiarisco il concetto di livello per chi non lo conoscesse.

Si immagini di avere tanti fogli trasparenti su ognuno dei quali sono state messe informazioni diverse relative al territorio; un primo foglio può contenere le strade principali, un secondo foglio i fiumi ed i laghi, un terzo foglio i sentieri e così via.

Più fogli si sovrappongono, più dettagliata sarà la visione del territorio; se invece alcune informazioni non ci interessano si possono temporaneamente “nascondere” rimuovendo il relativo foglio; questi fogli che compongono la nostra cartina ideale, sono chiamati livelli e nelle mappe digitali sono importantissimi.


Cartine raster:

Sono delle immagini che vengono solitamente generate da scansioni di foto di mappe cartacee, da immagini satellitari o aeree; la loro qualità ed il loro livello di zoom dipende dalla qualità delle immagini di origine.

Dopo essere state scannerizzate si esegue una tecnica chiamata “georeferenziazione”, ovvero per ogni piccola porzione o pixel gli vengono assegnate una coppia delle corrispondenti coordinate nel mondo reale in modo tale che il GPS possa “orientarsi” e capire in quale punto della cartina si trova.

Provenendo da scansioni di foto o carte, esse hanno un unico livello e pertanto non è possibile aggiungere informazioni ulteriori rispetto a quelle native.

Se di qualità, occupano molta memoria ma forniscono moltissime informazioni dettagliate sulle caratteristiche del territorio, sulla presenza di strutture, pendenze, ecc…

Il loro unico grande vantaggio è che, come già detto se sono di qualità, forniscono un’ottima grafica con conseguente maggiore facilità e chiarezza di consultazione.

Un esempio di cartina raster, molto simile alla cartacea

Cartine vettoriali:

Possono essere generate da mappe cartacee, immagini satellitari/aeree o da mappe raster però, anziché essere scannerizzate, vengono “ricalcate”; in pratica tutti gli oggetti e le caratteristiche della cartina di origine, vengono sostituite con dei testi, punti, linee, poligoni o altre forme geometriche a cui vengono attribuiti colori e spessori diversi al fine di rappresentare gli oggetti presenti in una cartina cartacea (per esempio per gli edifici si possono usare dei poligoni bianchi, per i fiumi delle linee azzurre, ecc…).

Svantaggi:

grafica più spartana rispetto alle raster che può confondere o rendere difficile la consultazione a chi è alle prime armi.

Vantaggi:

  1. essendo costituite da forme geometriche (vettori appunto), è possibile zoomarle all’infinito, senza perdere qualità o dettaglio;
  2. occupano poco spazio di memoria considerata la mole di dati che contengono;
  3. diverse tipologie di informazioni possono essere disposte su diversi ed innumerevoli livelli che, a propria discrezione, possono essere mostrati o nascosti di volta in volta;
  4. i punti di interesse che contengono (detti PDI, quali rifugi, punti panoramici, fontane, ecc…), le strade, i sentieri, possono essere ricercati velocemente;
  5. per il precedente punto, è possibile effettuare calcoli di percorsi pianificati in base a distanza e dislivello;
  6. cliccando su ogni oggetto è possibile visualizzare un pop-up contenente tutte le informazioni a riguardo.
  7. in alcune app si possono mettere delle immagini raster di sfondo (background) o di riempimento (foreground, ovvero sopra al resto con una opportuna trasparenza).

Un esempio di cartina vettoriale

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