Casetta di Tiara (FI), cascata del torrente Rovigo

Casetta di Tiara (FI), Lotro, Bivacco Cà di Cicci, torrente Rovigo, cascata del torrente Rovigo, La Lastra, Porcia

Luogo di partenza ed arrivoBorgo Casetta di Tiara, sotto al
Comune di Palazzuolo sul Senio (FI)
Distanza15km
Dislivello750 / 800mt
Tempi5:30 ore
Quota massima1050 / 1080mt
DifficoltàMedio / Facile
Data escursione19/03/2023

Come raggiungere:

Si percorre la strada statale Montanara Imolese SP610, che da Imola porta a Firenzuola; nel tratto tra l’abitato San Pellegrino ed il paese di Firenzuola, in direzione Fiorenzuola, si stacca alla propria sinistra una ben visibile stradina con le indicazioni per Cava Pietra Serena e Casetta di Tiara.

Percorrerla seguendo sempre le indicazioni per Casetta di Tiara dove finirà la strada, sempre stretta, in ripida salita e con diversi tornanti.

Alla borgata Casetta di Tiara, dove si trova una piccola trattoria, ci sono pochissimi parcheggi (5/6 auto) pertanto vale la pena andarci al mattino.


Premessa:

Casetta di Tiara è una piccolissima borgata quasi sperduta tra le colline dell’alto Mugello (in via di spopolamento) ormai abitato da meno di 10 persone che parlano un antico dialetto solo qui presente, oggetto di studio di alcuni appassionati storici locali. Nel 2018 gli è stato dedicato un film documentario “La regina di Casetta” (che alla data di scrittura del presente è visibile gratuitamente su RaiPlay) intervistando Gregoria, l’unica ragazzina rimasta che poi si trasferirà nel paese di Borgo San Lorenzo per frequentare il liceo.

Questa traccia percorre alcune antiche borgate che, Casetta di Tiara a parte, sono da anni abbandonate ed in avanzato stato di degrado; itinerario sicuramente suggestivo per chi ha particolare sensibilità ed interesse per questi argomenti.

Consiglio di fare il giro in senso orario, ovvero come indicato in questa traccia, in modo tale da affrontare alla partenza la parte che ritengo meno divertente; l’itinerario è facile, con alcuni tratti un pochino ripidi e scivolosi, soprattutto nei periodi piovosi, comunque mai pericolosi.

Nei mesi estivi alla cascata potreste trovare veramente pochissima acqua.


Breve descrizione itinerario:

Da casetta di Tiara, con la chiesa alla propria destra, ci si avvia per il viottolo alla propria sinistra attraversando il borgo fino ad arrivare sul sentiero CAI 607a che procede in salita sterrata.

In circa 2,5 km si arriva ai ruderi di L’Otro, dove un cartello ricorda cosa accadde nella seconda guerra mondiale; successivamente, in poche centinaia di mt, si arriva nei pressi di Poggio Roncaccio dove si prende il sentiero CAI 701 a sinistra.

Si percorrono poco meno di 3km, passando sotto il Poggio della Faina, superando un paio di cancelli che delimitano pascoli e si entra nel bosco fino ad arrivare ad un bivio dove è presente un cartello informativo.

Si prosegue sul sentiero CAI 741 a destra che in circa 1km, ed in lieve discesa, porta al bivacco Ca’ di Cicci; continuando sul CAI 741 per circa 1km, si giunge ai resti del borgo Pian dell’ Aiara che abbiamo visitato.

Si prosegue sul sentiero che, rispetto a dove siamo arrivati, prosegue a sinistra ed in poco tempo scende con tratti ripidi e scivolosi verso la valle del Rovigo, in mezzo al bosco, dove si hanno viste interessanti.

Dopo circa 3km di discesa si giunge ad un bivio dove si va a destra, fino ad arrivare alle rive del torrente Rovigo.

Si risale la sponda orografica destra, si attraversa facilmente un piccolo affluente, e si prosegue fino ad un obbligatorio attraversamento del torrente Rovigo necessario per raggiungere la cascata in poche centinaia di metri tra tratti di comodo sentiero e scomodi passaggi tra sassoni.
Si ritorna per lo stesso sentiero fino al punto in cui si è arrivati al Rovigo, proseguendo sul sentiero CAI 711 vicino alla riva.
Dopo circa 1,5km il sentiero diventa carraia e si arriva ad una passerella sul torrente che si attraversa per proseguire sul sentiero CAI 711 sempre in carraia per 300/400mt dove, alla propria destra sulla sponda opposta del torrente, si può vedere il borgo di La Lastra.
Si arriva ad un altro attraversamento del torrente facilitato da sassi e ghiere di ferro ben poggiate poi, giunti sull’altra sponda, si segue il CAI 607a in salita fino al borgo di Porcia. Stare attenti ai segni CAI bianchi e rossi non sempre ben visibili che attraversano la piccola borgata, salire alcuni gradini, attraversare sulla sinistra un praticello dove, al suo termine, si trova il proseguimento del sentiero che in salita porta a Casetta di Tiara in meno di 1km.


Traccia GPS:

Cartina
Altimetria

Alcune foto: